Il SARAPOLLO, è un erba selvatica molto diffusa nella Tuscia. Appartiene al gruppo del Thymus serpyllum, conosciuto come Pepolino e Serpillo.
È una piccola pianta con fusti legnosi che strisciano sul suolo. Le foglie hanno una forma che va dall’ovale-arrotondato a quasi lineare. I fiori presenti sulla pianta durante l’estate, hanno corolle viola o di un colore rosa intenso.
Per utilizzare il sarapollo in cucina, è necessario raccoglierlo prima della fioritura ed utilizzarlo preferibilmente fresco.
Apprezzato dalle api, che gustano con piacere il suo nettare prezioso.
Stimato nel nostro Territorio, trova largo uso nelle ricette “Made in Tuscia”. Accompagnato da altre erbe aromatiche ( come la salvia, il rosmarino, l’alloro e la maggiorana), va a comporre il mazzetto degli odori per aromatizzare le nostre zuppe contadine, piatti a base di spezzatini di carne, sia di coniglio che di agnello e di cacciagione.
In alcune norcinerie locali, possiamo trovare le salsicce all’aroma di sarapollo, così come nei caseifici artigianali, viene spesso prodotto un formaggio al timo serpillo.
Ottimo nei liquori alle erbe e negli aceti aromatizzati.
E voi, cari Amici, dove usate il “Signor Sarapollo”?!