Visitare Onano: situato in provincia di Viterbo, sui monti Volsini, il comune di Onano conta poco più di mille abitanti. Il paese laziale si trova a pochi chilometri dal famoso Lago di Bolsena. Un piccolo gioiello incastonato tra i rilievi dell’Appennino laziale dominante una grande vallata verdeggiante.
Le sue origini risalgono all’età del Bronzo medio, quando nella zona i primi abitanti diedero vita all’insediamento di Berogne. Etruschi e Romani successivamente costruirono i loro villaggi.
Nel Medioevo quattro piccoli paesi decisero di fare un’unione, fondando il borgo di Onano. La sua nascita ha costituito l’inizio di varie vicissitudini poco felici.
Prima il centro è stato teatro, seppure secondario, della guerra tra Guelfi e Ghibellini, poi è stato conteso tra i dignitari locali ed il Papa. La posizione di Onano, al confine tra Lazio e Toscana, ha scatenato gli appetiti di molti nobili e potenti.
I diversi domini hanno lasciato testimonianze artistiche ed architettoniche di grande pregio. Il Castello Monaldeschi edificato nel 1350 dalla famiglia da cui ha preso il nome è l’unico esempio di architettura civile antica visibile nel XXI Secolo. Dopo un centinaio d’anni dalla costruzione è stato ampliato ed è stato conservato fino ad oggi. L’edificio ha ospitato Giuseppe Garibaldi e Pio XII prima che diventasse pontefice. Attualmente è occupato dagli uffici del Comune di Onano.
Ad attirare i turisti concorrono le strutture religiose. La chiesa di Santa Maria della Conciliazione, eretta nel 1784, mantiene all’interno i resti dei patroni di Onano: San Trifone e Santa Colomba. Di epoca romanica è la chiesa della Madonna delle Grazie, con affreschi della Scuola Senese. Fu Sano di Pietro a dipingere le pareti, incaricato dalla Famiglia Monaldeschi di realizzare diverse opere in paese.
Dal Quattrocento ai tempi recenti ha subito diversi rimaneggiamenti. Con l’intento di abbellire la struttura, i molti artisti passati da Onano hanno aggiunto e modificato le pitture originali e perfino le decorazioni esterne.
Nel 1454 è stata costruita la chiesa della Madonna della Fontana, conosciuta come Madonna del Soccorso. Purtroppo ha avuto la stessa sorte della chiesa di Santa Maria, per cui oggi non si possono vedere gli affreschi originali, ma certamente non significa che non ci siano opere da ammirare. Grazie ai restauri eseguiti negli anni Sessanta sono stati scoperti splendidi affreschi della fine del Cinquecento.
Seicentesca è invece la chiesa della Madonna della Santissima Trinità. Oltre alle opere d’arte a renderla unica è stata la vena d’acqua che scorreva sotto l’altare, ritenuta subito dai fedeli acqua miracolosa. Pur essendo un piccolo paese, è ricco di chiese. Di fine Quattrocento è la chiesa della Madonna del Piano.
Bellissimi affreschi adornavano le pareti interne, ma solo in parte sono oggi visibili, perché in buona parte vennero distrutti da una cannonata sparata durante la Seconda Guerra Mondiale. L’affresco della Madonna che si è salvato è attribuito ad un allievo del Perugino.
Al 1668 risaliva la chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, ma negli anni Sessanta è stata demolita per essere ricostruita in una posizione diversa. Nonostante gli sforzi per riprodurre l’originale, la nuova versione è più grande e comunque “nuova” in maniera evidente.
La storia e le tradizioni di Onano riguardano anche i prodotti della terra. Tipica del villaggio laziale è la lenticchia, a cui ogni anno viene dedicata una sagra famosa in tutta Italia.I documenti confermano che la coltivazione risale al Cinquecento. Nel 1800, come riportato da Epifanio Giuliani, sono iniziate le vendite nelle regioni vicine, a partire dalla Toscana.
Onano è la meta ideale per un fine settimana o una breve vacanza. Arte, architettura, natura e cucina soddisferanno ogni gusto e porteranno a vivere un’esperienza unica ed indimenticabile.