Visitare Civitella d’Agliano: come altri paesini ubicati nel territorio dei Cimini, Civitella d’Agliano ha la caratteristica di essere stata edificata su di una rupe di origine tufacea. Ad una trentina di chilometri dal suo capoluogo Viterbo, rimane nel territorio dell’Alta Tuscia in quella zona che, oltre a presentare la peculiarità di essere collinoso e ricco di boschi, è reso unico dalla presenza dei calanchi, ossia delle lingue di bianca argilla che regalano una visione quasi lunare.
L’area di Civitella d’Agliano ha origini etrusche -come si evince nei ritrovamenti di tombe nella zona di Case Nuove- e anche romane – basti pensare ai resti di ville patrizie e manufatti ritrovati nel territorio- che stanno a testimoniare l’evoluzione che ha avuto questa zona.
Fu con la fine dell’Impero Romano che gli abitanti – dediti all’agricoltura- poterono commerciare i loro raccolti con chi risaliva il Tevere e, grazie alla posizione sopraelevata di cui godevano, rendersi conto in tempo utile di eventuali scorribande di barbari e provvedere alla difesa.
Visitare Civitella d’Agliano per la sua architettura medioevale
Il sito longobardo di Castel Sozio è una testimonianza importante che è pervenuto fino ai nostri giorni e che permette di entrare all’interno di uno storico sito. Ma è tutta Civitella d’Agliano a riproporre mirabili esempi di architettura medioevale, come la Torre dei Monaldeschi, il poderoso bastione e la chiesa Parrocchiale anche se tutto il tessuto architettonico del borgo, difeso da possenti mura e da rupi, evidenzia tale stile in ogni sua edificazione.
Anche se impossibile definire con precisione la data della nascita del Castello e di Civitella, è opinione acquisita quella che riporta all’anno Mille, l’origine del luogo per mano dei Conti di Bagnoregio che in seguito presero il cognome di Monaldeschi della Cervara. Di uno o due secoli più tardi, invece, si può datare la costruzione della chiesa Parrocchiale dedicata a S. Pietro e S. Callisto.
Nonostante la sua piccola estensione, la storia di Civitella d’Agliano è alquanto complessa. Agli inizi del XIV secolo i feudatari che la governavano erano i Ghibellini avversi al Papa tanto che, quando il paese tornò in possesso del Papato, il Comune di Orvieto ordinò la distruzione del castello per punire i Monaldeschi che avevano aiutato i ribelli. Cacciati gli antichi feudatari, Civitella passò sotto il controllo dei Guelfi Orsini che ricostruirono il castello ma ben presto tornarono i Monaldeschi a riprenderne il possesso.
Le vicende storiche videro altri cambi di mano fino a quando a metà del XVI secolo Civitella d’Agliano fu nominata Comune all’interno dello Stato Pontificio sotto al quale rimase fino all’annessione al Regno d’Italia.
Il visitatore che si appresta a trascorrere una giornata alla scoperta di questo piccolo gioiellino medioevale, può immergersi nella bellezza del caratteristico borgo dove poter fare un salto indietro nel tempo. Non si può fare a meno di visitare la piccola frazione di San Michele in Teverina e anche l’altro borgo medioevale di Castel di Pietro dove si ammira il bel conservato palazzo baronale che sorge nelle immediate vicinanze di dov’era stato edificato il castello dei Baglioni fatto abbattere da Adriano VI.
Tornando alla visita di Civitella d’Agliano, nel fulcro del centro storico si trovano le due chiese: la parrocchiale dei SS.Pietro e Callisto e quella della Madonna delle Grazie, ambedue contigue che si dividono un campanile settecentesco.