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Vitorchiano

Visitare la città di Vitorchiano

Regalatevi una gita fuori porta nel suggestivo borgo medievale di Vitorchiano. A pochi minuti da Viterbo vi aspetta un’esperienza indimenticabile.

Porta Tiberina

Uno dei simboli della cittadina, punto di incontro tra l’antico borgo di Vitorchiano e la valle del Vezza, è l’antichissima Porta Tiberina. Un luogo suggestivo che vi conquisterà al primo sguardo. Una struttura possente, che affonda le radici nel XIII secolo, e da sempre luogo affascinante e misterioso.

Questa porta nasce dalle fondamenta in peperino del borgo, interamente scavata nella roccia serviva per raggiungere la chiesa di San Michele Arcangelo. A rendere ancora più suggestivo questo scorcio è la fontana a fuso che si trova nella piazza sovrastante l’antica Porta Tiberina.

Chiesa di Santa Maria Assunta

Una pietra preziosa incastonata in un gioiello: la caratteristica chiesa di Santa Maria Assunta impreziosisce ancora di più l’incantevole borgo di Vitorchiano.

Questo antico luogo di culto risale alla seconda metà del XIII secolo e ha incorporato un bellissimo campanile gotico.

Soffermatevi ad ammirare sia l’esterno che l’interno di questa suggestiva chiesa. La facciata è decorata da un grande rosone mentre all’interno spiccano tracce di affreschi antichi.

Chiesa di Sant’Antonio Abate

Un luogo sacro che cstodisce la memoria della cittadina. Passeggiando per le vie del centro storico soffermatevi ad ammirare la chiesa di Sant’Antonio Abate. Realizzata nel 1400, dopo diversi passaggi, venne infine affidata alla “Confraternita di Sant’Antonio”.

Questo luogo di culto ricopre un ruolo molto importante, è infatti la sede delle Confraternite di Vitorchiano. All’interno vengono custoditi i “Cristi” in legno dipinto del XVII secolo, ovvero costumi e apparati delle confraternite usati nelle tradizionali processioni.

La chiesa si presenta semplice, ma non mancano i dettagli che meritano attenzione. Fra questi, sicuramente, una tela raffigurante Sant’Antonio Abate.

Fontana a fuso

Uno dei simboli del centro storico, luogo di ritrovo e sfondo perfetto per foto indimenticabili: la fontana a fuso si trova nella centrale piazza Roma.

Realizzata, interamente in peperino, da artisti viterbesi tra il 1200 e il 1300 presenta la forma a fuso tipica della Tuscia.

La fontana a fuso di Vitorchiano è caratterizzata da una vasca circolare al cui centro si innalza una colonna con capitello a foglie larghe. Nelle decorazioni della fontana sono visibili gli emblemi dei quattro Evangelisti: il leone che simboleggia San Marco, il vitello che identifica San Luca, l’aquila che è il simbolo di San Giovanni ed infine l’angelo, simbolo di San Matteo.

Palazzo Comunale e Torre dell’orologio

Visitando la cittadina di Vitorchiano il Palazzo Comunale e la Torre dell’orologio cattureranno la vostra attenzione. Il Palazzo Comunale, imponente e ben conservato, risale alla prima metà del 1400. Oltre agli esterni visitate anche la suggestiva sala del Consiglio, un ambiente affascinante che vi farà tornare indietro nel tempo.

Accanto al Palazzo Comunale svetta una torre, alta ben 16 metri, edificata per difendere il secondo ingresso del castello. Nel 1470 venne collocato un orologio sulla torre e, da allora, la struttura viene chiamata “la torre dell’orologio”.

Il Moai

Un filo invisibile lega Vitorchiano con l’Isola di Pasqua. Durante la vostra visita a Vitorchiano non dimenticate di ammirare l’unico Moai al mondo che non si trova in Cile.

La gigantesca statua, alta ben sei metri e realizzata in peperino, riproduce i monoliti antropomorfi dell’Isola di Pasqua “I Moai”.

La storia del Moai di Vitorchiano è molto recente. L’opera venne realizzata nella cittadina di Vitorchiano nel 1990 da undici maori della famiglia Atan, originaria di Rapa Nui, giunti in Italia per promuovere il restauro delle loro statue. Considerate le somiglianze fra il peperino e la pietra vulcanica, tipica dell’Isola di Pasqua, ai maori risultò semplice lavorare e dare forma al Moai.

La casa di Santa Rosa

Nell’antico borgo di Vitorchiano si trova la casa dove Santa Rosa, patrona di Viterbo, trascorse il periodo di esilio. La casa si presenta in stile semplice e senza particolari decorazioni. Per ricordare la presenza della santa, sopra la porta di accesso, si trova una piccola nicchia. Osservando la piccola nicchia è possibile vedere l’immagine di Santa Rosa, rappresentata in abiti monacali, che si eleva al cielo tra una folla di angeli.

La casa della strega

Non fatevi ingannare dal nome, quello che troverete davanti agli occhi è un piccolo gioiello. Questa antica e suggestiva abitazione, risalente al periodo medievale e abitata – secondo la leggenda – da una strega, presenta i tratti caratteristici dello stile medievale. La struttura a profferlo la rende immediatamente riconoscibile, proprio come le case che trovate nel quartiere San Pellegrino di Viterbo. Il profferlo, che può rappresentare anche un elemento decorativo, aveva in realtà finalità difensive. Negli edifici con profferlo la sporgenza di questa costruzione garantiva la copertura dello spazio sottostante, solitamente adibito ad attività commerciali.

La casa del Vescovo

Questo è sicuramente uno degli edifici più belli che incontrerete durante la vostra passeggiata nel borgo di Vitorchiano. La casa del Vescovo, edificata tra il XIII ed il XIV secolo, presenta una suggestiva scala a profferlo in peperino. Diversi elementi architettonici ne impreziosiscono la struttura, tra questi sicuramente la colonna in peperino antistante la porta d’ingresso.

La struttura si articola su due piani e conserva i tratti caratteristici dello stile medievale. Suggestive e di grande valore artistico e storico le decorazioni, lavorate a bassorilievo.

Questo bellissimo edificio, probabilmente, più volte ospitò il vescovo durante le visite pastorali, motivo per cui venne denominato “Casa del Vescovo”.

La casa del Rabbino

Il borgo di Vitorchiano nasconde tantissimi segreti e storie antiche tutte da scoprire! Visitando la città potrete scoprire perfino la casa del Rabbino. Un edificio che, probabilmente, nacque proprio con questa connotazione. Ciò che lo rende immediatamente riconoscibile sono le caratteristiche architettoniche di pregio e le eleganti rifiniture. Forme sinuose regalano a questa abitazione un’armonica eleganza, che ben si sposa con le sfumature del peperino.

Porta Romana

Punto di collegamento fra la parte vecchia e quella nuova della cittadina. Per iniziare la vostra visita al borgo di Vitorchiano attraversate l’antica Porta Romana, così chiamata poiché posizionata verso sud.

La porta è sovrastata da una suggestiva torre che sembra dare il benvenuto ai visitatori. La costruzione risale al XIII secolo ed è andata incontro, nel corso degli anni, a numerosi interventi di restauro. La base è quadrilatera e ciò che la rende ancora più suggestiva sono le tantissime pietrelle di peperino che la compongono.

Chiesa della Madonna di San Nicola

Non lasciatevi ingannare dalle linee semplici di questa chiesetta, dentro nasconde preziose sorprese. A poche centinaia di metri dal centro storico, fuori le mura, sorge la chiesa della Madonna di San Nicola a cui è annesso il monastero delle clarisse.

Secondo alcune testimonianze storiche la chiesa risale ad un periodo tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo. La facciata, tipicamente di peperino, si presenta con uno stile semplice e lineare. All’interno, però, potrete ammirare molti affreschi di scuola viterbese che coprono tutte le pareti dell’unica navata della chiesa. Soffermatevi ad ammirare soprattutto “La Vergine protettrice delle puerpere”, sulla parete destra, “La Pietà”, sulla sinistra, e “Il Giudizio Universale”, sull’abside.0

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