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Marta

Visitare Marta: Marta, in provincia di Viterbo (a 24 km di distanza dal capoluogo), è un comune laziale dell’Alta Tuscia: situato sulla sponda meridionale del lago di Bolsena, si trova in un luogo molto pittoresco, a 315 metri sul livello del mare. Appartiene al comune anche l’isola Martana, a 2 km dal paese, nel lago di Bolsena, ed il percorso iniziale del fiume Marta.

Il paese si trova alle pendici del Monte di Marta, da cui il nome. Il monte, di origine vulcanica, e dove sorge il Santuario della Madonna del Monte, appartiene alla catena dei Monti Volsini, che circondano il paese e l’intero lago di Bolsena. Il territorio circostante è interessato solo in parte dall’agricoltura, quindi non sono rare le aree boschive sulle colline e sui Monti Volsini. Fanno parte della fauna locale ricci, volpi, cinghiali, tassi, faine e scoiattoli.

La zona è interessata da un clima temperato, con estati ed inverni mitigati dalle costanti brezze provenienti dal lago e dal mare. Le piogge si concentrano in autunno e in inverno, mentre è rara la neve in inverno. Una caratteristica peculiare della zona sono le “lagheggiate” invernali: quando il vento di tramontana fa infrangere le onde del lago di Bolsena sui muraglioni del paese, a causa delle temperature rigide l’acqua si ghiaccia e si creano stalattiti particolari non solo sulle strutture portuali, ma anche sulle fontane, sugli alberi e su tutto il lungolago. Le “lagheggiate” sono fenomeni esclusivi della sponda meridionale del lago di Bolsena (e quindi dei territori dei comuni di Marta, Capodimonte e Montefiascone), e richiamano ogni anno un gran numero di turisti e visitatori.

Altri luoghi di interesse del paese di Marta sono le numerose chiese (la Chiesa Collegiata dei SS. Marta e Biagio, la Chiesa della Madonna del Castagno e la Chiesa Templare di Santa Maria delle Grazie) ed il borgo medievale. Quest’ultimo è stato costruito arroccato su un rilievo collinare da cui si domina il lago, offrendo una vista panoramica del bacino lacustre, dell’intera area circostante e del borgo stesso. Il borgo, costituito di case in tufo, viuzze e scalinate, è a sua volta dominato dalla Torre dell’Orologio. Alta circa 21 metri, di forma ottagonale su un basamento tronco-piramidale, la Torre è stata costruita sui resti della Rocca fatta erigere nel 1260 da Papa Urbano IV. Più volte ristrutturata e consolidata, è sempre stata un punto strategico per l’osservazione e il dominio della zona.

Sulla Torre dell’Orologio svetta lo stemma dei Farnese, fatto apporre da Pierluigi Farnese quando la sua famiglia ebbe il dominio di Marta e del Lago di Bolsena: rappresenta un liocorno con elmo piumato ed uno scudo con gigli. Simbolo di Marta, la Torre è un luogo turistico frequentato in quanto da lì vi si gode una splendida vista panoramica del lago.
Altri luoghi d’interesse appena fuori dal paese sono la “Madonna della Grotta” o Grotta delle apparizioni, ed il Santuario della Madonna del Monte, dove è custodita l’immagine della Madonna a cui il paese era devoto.

Di origine medievale, il santuario fu ricostruito nel 1460 dai Farnese (la facciata reca gli stemmi della famiglia) e l’altare maggiore è dedicato all’immagine della Vergine con in braccio Gesù Bambino. La leggenda riporta che una fornaia, nel bosco per raccogliere legna, ebbe una visione della Madonna che richiedeva di costruire una chiesa vicino al Monte Marta. Il sito venne scelto perchè l’immagine della Vergine portata dai preti divenne ad un tratto così pesante che fu impossibile spostarla: in quel luogo fu costruito il santuario.

Visitare Marta per i suoi eventi

Ogni anno, il 14 maggio nel Santuario si festeggia la Festa della Madonna del Monte, a cui gli abitanti di Marta rendono omaggio, offrendole i frutti del proprio lavoro (le offerte vengono dette “Passate”). L’economia di Marta si basa essenzialmente sull’agricoltura e sulla pesca. Proprio per il ruolo che riveste, molti piatti enogastronomici della zona si basano sul pesce e sui prodotti agricoli locali. La scafata, ad esempio, uno dei piatti più tipici, ha origini molto lontane, ed era diffusa tra i ceti più poveri, in quanto i suoi ingredienti sono estremamente semplici e facili da reperire. Si basa essenzialmente sulle fave e quindi è un piatto stagionale.

Un altro prodotto tipico di Marta è la “Cannaiola”, un vino tipico. È un vino da dessert, a 11 gradi, color rosso rubino e dal gusto dolce e fruttato. Si ottiene dalle uve del vitigno cannaiolo nero. Nella seconda metà di luglio, ogni anno a Marta si organizza “La sagra della Cannaiola”, un tour enogastronomico coordinato dal gruppo culturale Il Martavello nelle cantine del centro storico. La Cannaiola viene servita insieme a dolci locali come le ciambelline al vino, le crostate di frutta, i “Tozzetti” con le nocciole, le ciambelline all’anice ed i “ravioli” con la ricotta.

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